Le prime notizie documentali su quella che oggi chiamiamo Villa Borletti si hanno nel “catasto teresiano” del 1722, voluto nel 1718 per fini fiscali dall’imperatore d’Austria Carlo VI e portato a termine da sua figlia, l’imperatrice Maria Teresa, che aveva anche il titolo di Duchessa di Milano.
L’edificio, allora denominato “casa di massaro”, apparteneva in parte ai Conti Borromeo ed in parte a un loro affittuario, Giovan Battista Rigola. L’edificio era corredato da un grande terreno, parte del quale è oggi il parco della Villa. Una porzione di terreno era destinata alla coltivazione ed una destinata alla piantagione di gelsi (moroni), le cui foglie erano il cibo dei bachi da seta. La coltivazione del baco era diffusissima in tutto il territorio e serviva ad integrare le magre entrate dei contadini.
Nella seconda metà del ‘700 la proprietà passa interamente ai fratelli Giovan Battista e Giuseppe Rigola che la mantengono fino al 1801, quando venne acquistata dal benestante Giuseppe Maria Pedretti. Nell’atto di compravendita l’edificio non è più “casa di massaro”, ma diventa “casa di villeggiatura con giardino”.
Nel 1869 Giuseppe Pedretti vende la proprietà a Francesco Borletti, figlio di sua sorella Maddalena. Francesco, nato nel 1846 e morto nel 1918, si era laureato in ingegneria civile in quello che poi diventerà il Politecnico di Milano. Pubblicò alcuni testi tecnici, fra cui “Formole e tavole per il calcolo delle risvolte ad arco circolare” nel 1902 e “Celerimensura”, nel 1913, entrambi editi da Hoepli.
Francesco Borletti abbellisce ed amplia l’edificio che, alla sua morte passa in proprietà a sua moglie Ester Schiaparelli, figlia del famoso astronomo. Ester ha una sola figlia, Maddalena, che nel 1940, alla morte della madre, eredita la villa.
Non avendo eredi, Maddalena Borletti, nel 1967 decide di vendere l’intero stabile ed il suo parco al Comune di Origgio. In quel momento la villa era un complesso di circa 1300 metri quadri.
Nel 1981, l’Amministrazione comunale delibera l’abbattimento di una parte dell’ala su Via Dante per realizzare un parcheggio e, nel 2005 la vendita della porzione restante della medesima ala per finanziare i lavori di restauro della parte più antica, quella che affaccia sul parco.
La parte venduta, acquistata da un privato, viene abbattuta per motivi di sicurezza nel 2008 e dovrà essere ricostruita con facciata identica all’originale.
La porzione di Villa Borletti oggi rimasta, di circa 600 mq, probabilmente si identifica con quella riportata nel catasto teresiano del 1722.